I tronchi obliqui delle palme si allungano su spiagge intatte, e la luce del sole che filtra attraverso le fronde esalta le tinte verdi e arancioni delle foglie. I sentieri aperti fra la vegetazione conducono attraverso il folto degli anacardi, nei boschetti di bambù e nelle piantagioni di agrumi e di avocado, mentre l’azzurro luminoso dell’oceano si infrange spumeggiando sugli scogli di granito rosato: questi luoghi di bellezza incomparabile, brulicanti di creature rare e inusitate, sono le isole Seychelles, meno famose delle isole del Sud Pacifico o di quelle caraibiche, ma in tutto e per tutto dotate della stessa bellezza, se non di una maggiore. Situato nell’Oceano Indiano centro-occidentale, a 1600 chilometri di distanza dalla costa orientale africana, questo arcipelago composto da 115 isole si estende per centinaia di chilometri, fra i 4 e i 5 gradi a sud dell’Equatore, ed è perciò interessato da un clima caldo-umido.
Le tre isole principali, Mahe, Praslin e La Digue , sono affioramenti di granito, mentre le più esterne sono atolli corallini e sorprendentemente non hanno un’origine vulcanica, poiché si tratta delle alture di un vasto tavoliere sommerso che si separò dall’India circa 65 milioni di anni or sono. Sulle falde montane, le isole di granito ospitano foreste lussureggianti e anche gli atolli presentano una densa vegetazione, che comprende palme, casuarine, fichi baniani e la gigantesca palma nota come coco de mer, endemica dell’arcipelago, che produce frutti bizzarri simili a un pube femminile, e può vivere fino a 1000 anni; le isole possiedono poche specie di mammiferi, ma sono ricche di insetti, di pesci tropicali e di uccelli.
L’isola principale, Mahe, è nota per le spiagge idilliche, le piantagioni di palme da cocco e di cannella, mentre Praslin è punteggiata di enormi massi granitici dalle forme incredibili e al largo è contornata da scogliere coralline pullulanti di oltre 900 specie di creature marine; l’incredibile spiaggia di Anse Lazio, sul lato settentrionale dell’isola, sbalordisce i turisti con il candore abbacinante della sabbia e con i grandi massi di granito arrotondati, e La Digue , probabilmente l’isola più fotografata del mondo, accoglie diverse specie rare di uccelli e presenta un litorale roccioso che sembra ruzzolare nell’oceano.
Gli appassionati di bird watching giungono alle Seychelles per ammirare alcune delle più rare specie di uccelli del pianeta, undici delle quali sono endemiche e comprendono il dayal (Copsycus saularis), l’usignolo delle Seychelles e l’ultimo uccello non volante rimasto nella regione dell’Oceano Indiano, il rallide dalla gola bianca, ma anche per osservare gli uccelli artici che transitano dall’arcipelago.
L’isola di Cousin è di proprietà della Royal Society for Nature Conservation, che permette a piccoli gruppi la visita al vivace habitat avicolo nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì.
L’isola principale di Aldabra, sito del Patrimonio Mondiale e ricca di un numero cinque volte superiore di tartarughe giganti rispetto alle stesse isole Galàpagos, è l’ambiente originario di queste creature, che vi abitano in circa 200.000 esemplari, e ospita uccelli acquatici come le egrette, gli ibis sacri, le sterne e i fenicotteri; con un diametro di quasi 23 chilometri , l’isola è uno degli atolli corallini più grandi del mondo e abbraccia una vasta laguna di marea, talvolta popolata da squali tigre e mante, così come da milioni di pesci tropicali dai vivaci colori.
Fra le più belle al mondo, le Isole Seychelles abbondano di doni elargiti dalla natura, di sabbie di un bianco argenteo, di magnifiche scogliere di madrepore, di piante e animali unici, ma sono anche dotate, come tutto il continente africano, di un pizzico di mistero che le rende imprevedibili e affascinanti.