Viaggiare negli Stati Uniti? Ecco come

Se ci si sta preparando a un viaggio negli Stati Uniti, non ci si può dimenticare di tutte le formalità burocratiche e di tutte le incombenze che è necessario rispettare per evitare di imbattersi in imprevisti poco piacevoli. Ovviamente, il documento più importante che è opportuno tenere con sé è il passaporto, indispensabile per qualsiasi viaggio al di là dei confini della UE: controllare che non sia scaduto è un’operazione tanto banale quanto spesso sottovalutata, con le conseguenze negative che si possono facilmente immaginare. Nel caso in cui non si sia in possesso di un passaporto, per esempio perché è la prima volta che ci si sta recando negli Usa, bisogna andare in questura e presentare la richiesta relativa con una marca da bollo da 73 euro e 50 centesimi e un paio di fototessere. Si tratta, comunque, di un compito da svolgere con un certo anticipo, dal momento che passeranno più o meno tre settimane prima di ricevere il passaporto bell’è pronto (i tempi variano a seconda della città della questura).

Anche la sottoscrizione di un’assistenza sanitaria rappresenta un passaggio molto importante per chi sta per andare negli States: in America, infatti, l’assistenza sanitaria è praticamente assente a livello pubblico, e anche i residenti sono costretti a stipulare un’assicurazione sanitaria in privato. Per evitare spese esagerate, dunque, una polizza medica è fondamentale per vedersi rimborsare le eventuali spese sanitarie che dovessero essere sostenute negli Usa: non solo quelle relative a un ricovero in ospedale, ma anche quelle necessarie per l’acquisto dei medicinali.

A proposito di documenti, chi ha in mente di guidare un’auto nel corso di un viaggio americano – magari prendendo un veicolo a noleggio – avrà bisogno di una patente: quella italiana, però, non è valida. Per essere più precisi, la licenza di guida italiana deve essere tradotta. Per raggiungere questo obiettivo, ci si può avvalere di un traduttore professionale, ma una soluzione alternativa è quella che prevede di affidarsi a un’agenzia di comunicazione accreditata, così da essere certi di disporre di una traduzione efficace dal punto di vista legale. Una volta tradotta, la patente “inglese” scadrà nel momento in cui scadrà quella italiana.

In realtà, un’altra opzione è a disposizione di chi ha intenzione di guidare negli Usa: si può pensare di richiedere una patente internazionale. Per farlo, ci si deve recare in un ufficio della Motorizzazione, ma è bene sapere che la burocrazia – come troppo spesso accade – potrebbe rendere le procedure farraginose e sin troppo lunghe. Meglio, allora, contattare un’agenzia di traduzione.